Il legame tra Àrche e Técton non può essere solo etimologico.
Architettura nel mondo contemporaneo deve significare un sapiente equilibrio tra la vocazione onirica e astratta della creazione e la concretezza della fisica, che ne governa la realizzazione materiale. Questo processo non può prescindere ormai dall’impegno etico nel considerare il peso del progetto architettonico come un’incisione sul paesaggio urbano, sociale e della memoria e un’impronta ecologica per l’ecosistema nel suo insieme.
Giacomo Bodo
Giacomo Bodo, nasce a Padova nel 1989 e dopo gli studi scientifici si laurea in Architettura con specializzazione in Sostenibilità e Paesaggio, presso l’università IUAV di Venezia. Diviene post lauream collaboratore in composizione architettonica e urbana della Prof.ssa Arch. Margherita Vanore, maturando la consapevolezza della centralità del progetto nel ricucire il rapporto tra città e memoria, società e paesaggio.
Inizia la sua attività professionale nell’hinterland veneziano, dove collabora con diversi studi locali, specializzandosi nella progettazione d’interni di strutture complesse, quali sedi di uffici, impianti sportivi – ricreativi e strutture Ho.Re.Ca. Grazie ad una fugace collaborazione con l’Arch. Maurizio Sanna, dall’Interior Design volge la propria volontà di sperimentazione verso la progettazione non solo ad alta efficienza energetica, ma soprattutto verso l’edilizia a basso impatto ambientale e ad elevato confort abitativo. Risulta naturale la prosecuzione di questa sua ricerca, iniziando un percorso di specializzazione presso CasaClima, presso la quale ottiene la qualifica di Esperto Casaclima.
Prima di approdare presso in.formal-atelier, entra a far parte del team di 3ndy Studio e successivamente di M2I, dove giunge alla consapevolezza della necessità di affrontare in maniera critica ogni occasione progettuale.
L’essere architetto si concretizza nella tensione intellettuale e creativa tra una ricerca compositiva personale e una risposta tecnicamente compente.